Questo piatto lucano è definito ‘oro rosso’: lo hai già assaggiato?

Ludovica Rossi

Settembre 13, 2025

In Basilicata il termine “oro rosso” non si riferisce al prezioso zafferano né al pomodoro, ma a un prodotto che da secoli caratterizza la cucina lucana: i peperoni cruschi di Senise.

Si tratta di peperoni essiccati e poi fritti, che diventano croccanti come patatine ma con un gusto intenso e inconfondibile.

Originari della zona di Senise, piccolo borgo in provincia di Potenza, questi peperoni hanno ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta) grazie alla loro qualità e alla tradizione che li accompagna. In Basilicata sono molto più di un ingrediente: sono un simbolo di identità, un alimento che racconta storia, cultura e sapori autentici.

La storia di un’eccellenza lucana

Introdotti in Italia dai mercanti spagnoli nel Cinquecento, i peperoni hanno trovato in Basilicata un terreno fertile e un clima ideale. I contadini di Senise svilupparono una tecnica di essiccazione al sole che permetteva di conservarli a lungo senza perdere colore né profumo.

Con il passare dei secoli, questo metodo è diventato una vera arte: i peperoni venivano intrecciati in lunghe “nzerte” (collane) e appesi ai balconi per essiccare lentamente. Oggi questa immagine fa parte del paesaggio lucano ed è uno dei simboli più fotografati dai turisti.

Il termine “crusco” deriva dal dialetto lucano e significa “croccante”: una volta fritti in olio caldo, infatti, questi peperoni diventano leggeri e friabili, un piacere unico da gustare da soli o come accompagnamento a tanti piatti tipici.

Come si preparano i peperoni cruschi

La preparazione dei peperoni cruschi è apparentemente semplice, ma richiede attenzione:
Ingredienti:

  • Peperoni di Senise IGP secchi

  • Olio extravergine d’oliva

Procedimento:

  1. Pulisci i peperoni con un panno asciutto per eliminare eventuali residui di polvere.

  2. Scalda abbondante olio extravergine d’oliva in una padella, portandolo a circa 170°.

  3. Friggi i peperoni pochi secondi per lato (massimo 2-3 secondi): devono diventare subito croccanti senza bruciare.

  4. Scolali con una pinza e adagiali su carta assorbente.

  5. Gustali subito: sono perfetti da soli come snack o sbriciolati sopra primi piatti e secondi.

Il segreto è tutto nella rapidità: se restano troppo nell’olio diventano amari, mentre se fritti correttamente sprigionano la loro croccantezza unica.

Dove trovarli e come abbinarli

In Basilicata i peperoni cruschi si trovano ovunque: nei mercati rionali, nei ristoranti tipici e persino nelle botteghe di prodotti artigianali. Ma grazie alla loro fama, oggi si possono acquistare anche online o in negozi specializzati in tutta Italia.

Sono l’accompagnamento perfetto a piatti della tradizione lucana come la pasta con mollica e cruschi, il baccalà alla lucana o le uova strapazzate con peperoni cruschi. Sbriciolati sopra una pasta fresca fatta in casa, regalano al piatto una nota croccante e saporita che lo rende indimenticabile.

Un simbolo che racconta la Basilicata

Definiti “oro rosso” per il loro colore intenso e il valore gastronomico, i peperoni cruschi non sono solo un cibo: sono un pezzo di identità lucana. Raccontano il lavoro dei contadini, la sapienza tramandata di generazione in generazione e la capacità di trasformare un semplice ortaggio in un capolavoro della cucina tradizionale.

Assaggiarli significa compiere un viaggio sensoriale tra i sapori e i profumi della Basilicata: croccanti, leggeri, dal gusto unico, i peperoni cruschi rappresentano uno dei tesori gastronomici più sorprendenti d’Italia.

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