L’acqua che esce dai rubinetti in Italia, in generale, è sicura da bere, ma ci sono luoghi in cui è necessario bollirla.
Bisogna evitare rischiose contaminazioni. Nel nostro Paese, l’acqua è quasi sempre potabile e sicura. Spesso si sente dire che potrebbe rappresentare un fattore di rischio per la formazione di calcoli renali, ma in realtà molti studi hanno dimostrato che non è vero. L’acqua che sgorga dai rubinetti in Italia arriva quasi per l’85% dei casi da falde sotterranee protette, controllare e, nel caso, purificate.
Il problema è spesso relativo agli impianti e alle tubature delle case. Sono questi canali a non essere sempre sicuri. In altre zone d’Europa la situazione è comunque molto più critica. Per esempio nel Regno Unito. In Inghilterra, gli esami rivelano che l’acqua dei rubinetti è contaminata da virus e batteri pericolosi.
Tutta colpa del cattivo stato della rete idrica. Così, nell’acqua che esce dai rubinetti in Inghilterra sono stati trovati parecchi virus. E non solo. Si parla di batteri, sostanze chimiche e persino sostanze radioattive. La politica inglese se ne sta occupando, con denunce e proposte di intervento.
A Devon, le autorità hanno chiesto ai cittadini di bollire l’acqua che esce dal rubinetto prima di utilizzarla. In generale, in quasi tutta la Cornovaglia sono aumentati i casi di dissenteria. Un disagio fisico grave dovuto alla presenza del batterio dell’escherichia coli.
Charles Watson, fondatore di River Action UK, ha parlato recentemente davanti alla commissione per l’Ambiente e ha previsto che quest’estate potrebbero esserci dei morti. “Con le temperature che salgono, decine di migliaia di famiglie andranno sui fiumi, sulle spiagge, ai laghi: non sto esagerando, qualcuno morirà a causa di questi livelli patogeni“.
Acqua dei rubinetti pericolosa: batteri, virus e sostanze radioattive
Ma di chi è la colpa? I laburisti accusano il Governo. I conservatori dicono che l’allarme è infondato. Di fatto, però l’industria idrica sembra ormai distrutta. E la responsabilità è delle aziende di fornitura delle acque, privatizzate dall’ex premier Margaret Thatcher.
Per limitare i costi, pare che queste aziende siano solite scaricare i residui in mare o nei fiumi, senza alcuna precauzione, i liquidi fogliari e le acque nere. Il tutto mentre le bollette dell’acqua continuano a salire vertiginosamente. Nel recente passato molte di queste aziende sono state multate o processate.
Per risolvere la situazione il Regno Unito dovrebbe ricostruire tutte le infrastrutture idriche. Ci sono varie sfide da affrontare. La gente fa scorta di acqua in bottiglia, ma i più poveri sono in difficoltà.