Peppino Pennella, figlio di Aurelio, è giovane dentro. Colpisce la sua smisurata passione per le auto d’epoca così come per i cimeli e gli oggetti del passato. Nonostante gli anni si facciano sentire è un fiume in piena; appartiene a quella categoria di persone che non invecchiano mai. Oltre alla bontà d’animo ha un grande pregio: quello di conservare tutto. Ritagli di giornali, oggetti e fotografie di ogni tipo fanno parte del suo straordinario archivio personale.
Ricordo uno dei tanti incontri. Fermarlo per fargli raccontare la storia di suo padre non è stato semplice. Perché all’improvviso, con un guizzo, apparecchia la tavola nella sua bellissima casa di Castelluccio Superiore e, come d’incanto, si materializza tra le sue mani un vassoio di dolci buonissimi. Quanta gentilezza e quanto fervore in una persona che ha lanciato l’idea di un progetto importante per la sua famiglia e, forse ancora più importante, per la comunità!
Il vero primo impatto con la storia che stiamo per raccontare, l’ho avuta quando l’Amministrazione Comunale di Castelluccio Superiore decise di intitolare una strada ad Aurelio Pennella, papà di Peppino, sindaco della cittadina del Mercure dal 1952 al 1960 ma soprattutto punto di riferimento straordinario per intere generazioni di castelluccesi.
In quel frangente, la famiglia al completo, tanti cittadini oltre ovviamente alle istituzioni, furono presenti in occasione di un gesto importante di riconoscenza verso una persona mite, generosa, lungimirante ed altruista.
Da quel momento, mi sono immerso nei tanti documenti, nelle rassegne stampa dove emerge il percorso umano di Aurelio.
Accanto alla sua straordinaria figura, prende forma la storia di un paese ricco di tanta umanità che è Castelluccio Superiore.
Il centro della Valle del Mercure viene accomunato in questo libro con Pagani. In questa città Aurelio visse da sergente sanitario una fase drammatica legata al Secondo Conflitto Mondiale. Anche in questo caso emergono, come i lettori potranno apprezzare, storie di straordinaria umanità. Il suo diario vergato nel campo sanitario I.R.O. è una preziosità, una gemma che andava assolutamente valorizzata. In questo senso vi è da dire grazie alla famiglia che rendendolo pubblico offre a tutti un patrimonio importante.
Ma perché un libro su Aurelio? Perché rivivere la sua storia? La sua è una vicenda importante perché ci permette di approfondire uno dei momenti più drammatici del nostro Paese. Il suo diario scritto a Pagani è importante, si presta alla lettura scolastica ma è anche utile alla riflessione personale. Come si fa a non rimanere toccati dalla scena di quella bambina portata esanime nel campo sanitario? Come rimanere indifferenti rispetto al dramma che visse Pagani? Ed ancora: come non pensare alle difficoltà vissute da tanti paesi già poveri ed ulteriormente immiseriti dalla tragedia della guerra?
Come poi non riflettere sul coraggio, sull’abnegazione di Aurelio e del suo inseparabile amico castelluccese Angelo Arleo… in quei frangenti molti scapparono, tanti disertarono, loro, patendo anche la fame, vollero rimanere accanto a chi soffriva.
Dopo la guerra, l’Italia si rialzò con fatica affidandosi a persone che conquistarono la fiducia dei propri cittadini. Ci fu una classe politica moderata che indicò una strada alle popolazioni smarrite, provando in molti casi a dare anche l’esempio. Aurelio ha incarnato questo modello ma forse è stato molto altro ancora. Ricordarlo quindi è doveroso ma soprattutto bello perché il protagonista di questo libro aveva anche un’altra qualità… potremmo oggi dire possedeva ‘il sole in tasca’.
Riusciva a creare empatia, ero lo ‘zio’ di tutti; non vi erano dubbi sul fatto che se avesse potuto ti avrebbe certamente aiutato!
La sua passione per il teatro, per la cultura, il piacere per lo stare insieme lo qualifica ulteriormente. Aveva ben chiaro come la vita potesse essere multiforme, cangiante ed anche dura, ma aveva una certezza sopra ogni cosa: se fosse stata basata su sani valori e principi sarebbe stata degna di essere vissuta con slancio generoso fino in fondo.