Nell’ambito delle celebrazioni legate alla Giornata della Memoria, sabato 2 febbraio presso il
Centro sociale in Filiano, si è svolto – a cura della Pro Loco di Filiano e Forum giovanile C63 – un
convegno sulla Shoah. O per meglio dire sul lato oscuro dell’Olocausto, vittime dimenticate di cui
nessuno parla: omosessuali, rom, disabili.
Il convegno si è aperto con i saluti della Presidente della Pro Loco Filiano, Maria Santarsiero.
Il Presidente del Forum giovanile C63, Angelo Zaccagnino, ha introdotto il tema con un breve
excursus sui fatti storici riguardanti il regime nazifascista e il ruolo dell’Italia.
Claudia Carriero del Forum giovanile C63 si è soffermata sulla Shoah raccontata dai bambini,
evidenziando come su circa 15-17 milioni di vittime, 1 milione e mezzo erano bambini.
Vito Sabia, divulgatore della letteratura disegnata, analizzando il romanzo a fumetti “In Italia sono
tutti maschi”, ha ricordato che tra le vittime della follia nazista e fascista ci sono stati anche gli
omosessuali – detti “triangoli rosa” dal simbolo di stoffa affibbiato sulla casacca -, anch’essi
rinchiusi nei campi di sterminio, ma banditi, torturati ed esiliati durante tutto il corso della dittatura
fascista.
Molto apprezzata dal pubblico presente la relazione della prof.ssa Elena Vigilante, la quale si è
soffermata sul razzismo in Europa: ripercorrendo la storia del Nazismo e delle leggi razziali già
presenti in Europa a partire da fine Ottocento, ha citato i pregiudizi razziali di alcuni importanti
filosofi tra cui Voltaire e Montesquieu.
Nelle conclusioni il Sindaco di Filiano Francesco Santoro, evidenziando il paragone tra le vittime
dell’epoca e le vittime di oggi riferendosi agli immigrati, ha affermato che il “nuovo” campo di
sterminio oggi è il mare che troppo spesso risucchia uomini, donne e bambini in cerca di speranze e
pace altrove.