Ulderico Pesce scrive al Sindaco di Tricarico

Gentile Sindaco Melfi, oggi più che mai, in Basilicata e nell’Italia tutta, tocca salvaguardare e far conoscere Rocco Scotellaro, che deve rappresentare un modello di vita per la passione che lo ha animato; un esempio politico per la serietà con cui ha operato in difesa dei più deboli; un baluardo poetico per come ha saputo interpretare e divulgare le radici prime del nostro popolo. Gentile Sindaco, ci conosciamo da una ventina di anni, a volte il nostro confronto è stato duro, altre volte anche piacevole e serio. Lei, come Sindaco di Tricarico, ha un compito importante: “salvaguardare e potenziare la figura di Scotellaro” in questi “anni bui”. Sono sicuro che lei questo compito potrà interpretarlo nel migliore dei modi come hanno già fatto i suoi predecessori. Le chiedo di ripristinare l’intitolazione della Biblioteca Comunale al nostro Rocco. Amava i libri e la letteratura. La letteratura popolare. L’istruzione pubblica. Quale posto migliore da intitolare a lui se non un luogo pieno di libri? La prego, senza alcuna polemica, di dare alle cose il posto e il nome che meritano. Oggi Tricarico ha bisogno di pace. Impariamo a chiudere le campagne elettorali il giorno dello spoglio dei voti. Oggi lei è il Sindaco di tutti. Custode della memoria di tutti i tricaricesi. E poiché amo Scotellaro sopra ogni cosa, è anche il mio Sindaco. Oggi a Tricarico, le energie migliori di tutti gli schieramenti politici e della società civile, devono darsi da fare per restituire, con un’azione comune, la centralità che merita un paese straordinario per storia e bellezza.

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