Nonostante l’impegno profuso dai sindaci dell’Alto Tirreno Cosentino e dal Consiglio regionale, tramite il documento presentato e condiviso per la rimozione del Commissario Scura e del Sub Commissario Urbani e per la revoca del decreto n. 30/2016, a Roma hanno approvato il decreto, incuranti dell’enorme danno che questo potrebbe procurare all’intera sanità calabrese.
I bisogni dei cittadini continuano ad essere ignorati, emergono delle strane logiche economiche che finora hanno determinato solo disagi e decessi nella popolazione.
L’Alto Tirreno continua a pagare un prezzo troppo alto in ragione di assurde lotte di potere.
La pressante richiesta di approntare il Pronto Soccorso nella struttura praiese e di sistemare la rete emergenziale viene disattesa. I bisogni e i diritti dei tanti vengono calpestati dal governo centrale, e non solo, per favorire gli interessi di pochi che speculano sulla pelle dei cittadini.
Ora più che mai, anche se ancora non è stata data esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, i sindaci insieme, devono insistere, non bisogna mollare. Il documento presentato ai tavoli romani non può rimanere lettera morta. E’ urgente dar seguito alle richieste espresse nel documento, è di vitale importanza impedire che le azioni fin qui svolte cadano nel vuoto.
Chiediamo, quindi, ai sindaci di continuare l’azione intrapresa che attualmente non può avere altro esito se non l’immediato ricorso alla giustizia amministrativa.
Associazione Sanità Vita Onlus
Alessandra Cozza